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"Da te non me l'aspettavo!": la nobile arte di deludere gli altri e sé stessi

20/07/2019

Ognuno di noi ha sentito almeno una volta la frase “da te non me l’aspettavo”, accompagnata da quella stretta allo stomaco e da quel groppo in gola, che arrivano quando credi di aver perso qualcuno o qualcosa. Forse abbiamo anche provato un po’ di rabbia, perché il dolore non ci piace, ci spaventa e allora ci arrabbiamo: “chi ti dà il diritto di dirmi cosa puoi o non puoi aspettarti da me?”.
E c’è una frase ancor più dolorosa che forse hai sentito: “da me non me l’aspettavo!”. Quest’ultima, non la formuliamo proprio così, più spesso diciamo: “alla mia età dovrei avere un lavoro stabile”, “le mie amiche hanno tutte famiglia”, “non avrei dovuto arrabbiarmi”, “non mi era mai capitato di dimenticare una cosa così importante”. Questi sono solo alcuni dei modi in cui ci diamo: “da me non me l’ aspettavo!”.
Le nostre vite sono costellate di delusioni che ci vengono inflitte, che infliggiamo a noi stessi o a chi ci sta vicino, e dalle giustificazioni che ci sentiamo quasi in dovere di dare per le nostre scelte e i nostri comportamenti. Sembra quasi impossibile vivere relazioni che non abbiano la delusione come motivo di sottofondo.
La maggior parte delle persone che frequenta il mio studio è stata delusa da qualcosa o da qualcuno e vorrebbe tanto, ma proprio tanto, che io la aiutassi a togliere quel senso di sconforto che ne deriva e sarebbe ancora meglio se potessi insegnare a non restare mai più delusi.
Ma ti svelo un segreto: la delusione è alla base di qualsiasi rapporto d’amore. Sia esso con un compagno, un amico e ancor meglio se con te stesso. Se ami qualcuno lo deluderai, se intrecci la tua vita con quella di qualcun altro, prima o poi ti deluderà.
La delusione delle aspettative, con conseguente distruzione dell’immagine “ideale” che ci eravamo creati, è fondamentale perché si possa passare da un amore ideale ad un amore reale. Un rapporto in cui ci si incontra davvero, con i propri limiti e le proprie diversità, senza paura di perdere o di perdersi. Non sto certo parlando di tollerare abusi e soprusi, che sono tutt’altra cosa, ma di imparare ad accogliere le piccole grandi imperfezioni che vediamo i noi o in chi ci sta accanto.
Quando ti concederai di “sbagliare”, di non essere perfetto o di fare qualcosa di stra-ordinario, che non avresti mai pensato di fare, permetterai anche all’altro di essere ciò che è, e non ciò che tu vorresti che fosse. Hai il dovere di deluderti e di deludere perché questa sensazione di tradimento che senti è solo la Vita che ti insegna che le cose non sono quasi mai come tu ti aspetti, sono come ti serve che siano perché tu possa crescere e comprenderti.
L’origine della delusione: le aspettative.
La delusione deriva da te, dalle tue teorie sul mondo e su com’è, dalle cosiddette aspettative, senza queste nessuno di noi resterebbe mai deluso.
“Allora è facile” ti dirai - “basta che smetto di aspettarmi delle cose!”. Si esatto, se ci riesci però poi mi insegni come si fa perché sono anni che cerco di non aspettarmi troppo da me stessa e dagli altri, ma non ho ancora imparato come si fa.
Le aspettative fanno parte dell’organizzazione delle nostre esperienze quotidiane, aspettarci alcune cose e non altre ci orienta, guida il nostro agire, ci permette di scegliere velocemente in situazioni critiche. Togliere completamente le aspettative ci renderebbe sprovveduti ed estremamente lenti, non sarebbe evolutivo. La storia evolutiva dell’uomo ha insegnato all’essere umano che suddividere il mondo in categorie era funzionale ed economico, che il principio di causa ed effetto poteva essere utile, anche se non corrisponde esattamente al modo in cui funziona questa realtà e gli ha insegnato a riempire i vuoti percettivi con ciò che già sa o crede di sapere. Attraverso queste strategie (e molte altre) l’essere umano ha potuto sopravvivere su questo pianeta per molto, moltissimo tempo. Ecco perché non possiamo liberarci delle aspettative, esse sono un meccanismo antico che ha funzionato così bene da non poter essere facilmente indebolito.
Impara a deluderti
Ma se le aspettative sono così radicate in noi allora soffriremo sempre? La mia risposta è “Ni”. Come diceva il Buddha: il dolore è inevitabile la sofferenza è opzionale. Le aspettative ci sono e se ci sono, prima o poi, saranno deluse ma sapere quali sono le nostre teorie sul mondo e che le abbiamo costruite per un innato bisogno di sicurezza, ci può aiutare a gestire la delusione e a non lasciarci intrappolare.
E’ necessario ricordare che in ogni relazione (compresa quella con noi stessi) entrano in gioco molte più persone di quelle che crediamo. William James diceva:“Quando due persone si incontrano ci sono in realtà sei presone presenti: c'è ogni uomo come egli si vede, ogni uomo come l'altro lo vede, e ogni uomo come egli è in realtà.”
Le nostre relazioni sono fatte di moltitudini, c’è molto più in ognuno di noi di quanto ne concedano le teorie che abbiamo su noi stessi, ne deriva che l’effetto sorpresa è garantito. Imparare a sorprenderci anziché deluderci è un primo passo verso la serenità. Un secondo passo è quello di ricordarci che il nostro passato non dice nulla sul futuro e, infine è importante ricordarci che ogni persona che incontriamo ha un suo percorso ed è qui per sé stessa e non per soddisfare i nostri bisogni irrisolti.
Perché abbiamo aspettative così elevate?
Un altro aspetto da considerare è che alcuni di noi hanno la tendenza a vedere gli altri incredibilmente perfetti. E visto che la realtà non è quello che vediamo ma il come la vediamo crea la nostra realtà, quando questo succede finiamo col circondarci di relazioni “ideali” che immancabilmente crolleranno sotto il peso di una cocente delusione. Nessuno è in grado di reggere il confronto con il nostro “amico inventato”. Molto spesso vediamo gli altri migliori di ciò che sono per un nostro bisogno di sicurezza, perché se sono migliori allora ci possiamo fidare, vediamo gli altri come dei pilastri infallibili nella nostra vita soprattutto quando vorremmo tanto poter vedere noi stessi come pilastri infallibili nella nostra vita, ma abbiamo la sensazione di non farcela.
Se vogliamo vivere relazioni serene è importante riconoscere questo bisogno di perfezione e lavorare sulla costruzione di solide competenze che ci consentano di navigare a vista nel mare delle relazioni interpersonali.
Imparare a deluderci con saggezza è utile per permetterci di restare liberi e in continua evoluzione, per non lasciarci imprigionare dalle nostre teorie autolimitanti e dai ruoli che assumiamo o che ci vengono assegnati dagli altri.
Ecco dieci passi per esercitarti nella nobile arte di deludere te stesso e gli altri:
  • Permettiti ogni giorno di fare qualcosa che non ti si addice e congratulati con te stesso per averlo fatto: non serve che tu faccia cose incredibili, basta usare un vestito di un colore che non hai mai messo, mangiare un cibo che non hai mai mangiato, andare in un locale “fuori dai tuoi schemi”. Scoprirai cose nuove su di te.
  • Invita le persone che ti circondano a giocare con l’esistenza allo stesso modo
  • Allenati a ricercare le novità in te e nel mondo che ti circonda: avvicinati alle cose con un senso di stupore. L’incertezza può essere la tua più potente alleata contro la noia.
  • Sbaglia e congratulati con te stesso: per aver provato, aver sbagliato ed essere sopravvissuto all’errore.
  • Congratulati con gli altri per ogni cosa nuova che fanno, anche quando non capisci, evita di credere di sapere ciò che è meglio per loro. Permetti alle persone che ti circondano di esplorare la Vita e fa lo stesso con te stesso. Scoprirai cose incredibili su di te e su chi ami.
  • Ricorda che le nostre teorie sul mondo ci servono per vivere, ma sono strumenti evolutivi quando sono fluide, se si cristallizzano diventano gabbie autolimitanti che non ci permettono di evolvere.
  • Allenati a gestire l’incertezza: più saprai farlo meno avari bisogno di crearti aspettative: il tuo pilastro sei tu!
  • Osserva le persone a te vicine come esseri in cammino: se guardi alle loro vite resterai sorpreso dai loro percorsi evolutivi.
  • Valorizza e accogli le differenze: non farti spaventare dalle diversità, usale come una risorsa.
  • Ama le tue scelte: non avrai più bisogno che lo facciano gli altri.

"Non toccate mai i vostri idoli: la doratura si attacca alle dita"- Gustave Flaubert