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We need hope or we are hope? Possiamo diventare la speranza che tanto cerchiamo?

05/11/2019

 Poco più di un mese fa sono stata a Varigotti, in Liguria, per un incontro di tre giorni dedicato al Kriya Yoga, una pratica di meditazione portata in Occidente dal Maestro Paramhamsa Yogananda. In quell’occasione ho avuto il piacere e l’onore di Incontrare Yogacharya O’Brian.
Yogacharya O’ Brian, all’anagrafe Elle Grace O’ Brian, sguardo luminoso, corpo esile , movimenti misurati e armoniosi, sorriso accogliente e voce delicata, la semplicità incarnata. Eppure quando arriva te ne accorgi, è una di quelle persone in grado di cambiare l’aria della stanza senza aprire le finestre. Vive in California, è ministro del Kriya Yoga, scrittrice e donna straordinaria è venuta in Italia per condividere con noi gli insegnamenti e immagino creare quella che lei chiama “hope”, “speranza”.
“We need Hope” mi ha detto Yogacharya O’ Brian, incontrandomi in corridoio durante una delle pause del ritiro.
Mentre mi parlava, con il suo sguardo tenero e luminoso, mi sono sentita onorata e ho pensato al perché ho voluto coì tanto essere lì, quel fine settimana ad incontrarla.
Ho voluto incontrarla perché si… “I need Hope ...” e lei con il suo lavoro incessante su di sé, con gli anni di studio, con il tempo che dedica agli altri e con l’esempio della sua presenza me ne ha data molta.
Ho voluto incontrarla perché se c’è qualcuno che riesce a dar vita a ciò che dice con l’esempio di ciò che fa allora io lo voglio conoscere, perché le parole generano realtà, ma le azioni creano mondi e quando parola, azione e pensiero vanno insieme in una direzione volta all'evoluzione umana si crea bellezza e benessere. E se c’è qualcuno che sa come si fa, qualcuno che non sgomita ma che con un silenzio pieno di insegnamenti fa ciò che deve fare, io lo voglio conoscere e voglio imparare. Infine ho voluto essere lì perché se ci sono discipline che hanno come obiettivo comune il benessere e l’evoluzione delle persone, allora un dialogo non solo è possibile ma è anche doveroso, perché nella molteplicità dell’esperienza si creano infinite possibilità per arrivare ad unico obiettivo : ESSERE UMANI.
Io e Claudio Cedolin Ganapati abbiamo avuto il piacere di condividere con Lei il nostro libro “l’arte di iniziare ogni giorno, incontro tra Yoga e Psicologia” edito da Marcovalerio Editore. Un libro che per me è un inizio e una speranza. La speranza che ognuno di noi impari, a suo modo, ad assumersi la responsabilità della propria vita. E assieme alla responsabilità si appropri del potere che ha di riscrivere i copioni, costruire esperienze, elaborare i vissuti, avvalendosi di tutti gli strumenti evolutivi che ha a disposizione, affinché possiamo diventare “hope”.
Ellen prima di salutarmi mi ha dettto “you give me hope” e poi si è corretta e ha detto “no… you are hope” , così mi ha ricordato che ognuno di noi ha in sé il seme della speranza. Ognuno può diventare “speranza” per se stesso e per chi gli sta vicino, è solo che continuiamo a sperare negli altri, mentre potremmo iniziare a sperare in noi stessi.
“You are hope”… puoi ricordarlo?
 
Nella foto con me : Claudio Cedolin Ganapati e Yogacharya O’Briana che tiene in mano il libro “L’arte di inizare ogni giorno, incontro tra Yoga e Psicologia” edito da Marcovalerio edizioni.