“Cosa si può fare a Natale?” è stato il tormentone degli ultimi giorni, in questo anno così imprevedibile anche il Natale è "unconventional". Chi mi conosce lo sa, sono un pochino "unconventional" anch’io, e se non fosse che tutto questo trambusto è generato da una situazione che sta portando davvero molto dolore a tanti, potrei osservare questo Natale alternativo con curiosità e forse simpatia.
Ho sempre amato questo periodo dell’anno, le Luci, le sorprese, quell’atmosfera di magia che si genera e forse lo amo ancor di più in quest’anno così tagliente, incerto e cupo. Questo è il momento che dai secoli dei secoli è legato alla celebrazione della Luce. Molto prima dell’avvento del Cristianesimo, nei giorni a ridosso del solstizio di inverno, i Romani celebravano il Culto di Mitra, i celti Yule e molti altri popoli festeggiavano il prevalere del giorno sulla notte. Rendevano omaggio al sole che comincia a scaldarci ogni giorno un pochino di più, un attimo di luce in più, giorno dopo giorno e ci porterà dritti all’estate con i suoi frutti.
Anche noi siamo forse giunti al nostro personale punto di non ritorno, al nostro inverno interiore e come la terra, proprio in questi giorni possiamo iniziare a riscaldarci, goccia di luce dopo goccia di luce, un attimo di eternità dopo l’altro e prepararci a rifiorire.
Ho deciso allora di darti qualche compito per le feste per far si che questo Natale sia un’occasione per creare nuove possibilità:
DONA CIO’ CHE HAI: La generosità ci fa stare bene quando la pratichiamo, ognuno di noi nel suo piccolo ha sperimentato quella piacevole sensazione di benessere che dà il sentirsi utili o il poter donare. Tuttavia questo bisogno di esserci e di dare a volte regola le relazioni in uno strano modo. Succede che diventiamo vittime del nostro stesso altruismo e pretendiamo di dare agli altri ciò che non abbiamo nemmeno per noi stessi.
Allora io ti do un piccolo suggerimento: Dona ciò che hai!
Non puoi dare tempo se non ne hai nemmeno per te, non puoi essere gentile se continui a trattarti male e nemmeno essere paziente se il tuo cuore è in tumulto, sarebbe come regalare un pranzo a qualcuno e restare con la dispensa vuota, molto altruista, ma un altruista che poi muore di fame non aiuta nessuno.
ACCETTA CIO’ CHE VUOI: Un vecchio detto popolare dice che “a caval donato non si guarda in bocca” ed ecco che ci ritroviamo pieni il cuore e la casa di cianfrusaglie inutili.
Ora ti chiedo una cosa: cosa faresti se tu odiassi la porcellana e ti regalassero il più brutto servizio di porcellana della storia?
Forse lo butteresti o lo daresti a qualcun altro a cui potrebbe piacere.
E allora, perché quando le persone ti donano emozioni, situazioni o relazioni che non sono ciò che vuoi, che magari ti spingono a negare te stess@ e generano sofferenza, non riesci a fare lo stesso?
Una persona un giorno mi ha detto: “Ho accettato l’amore che credevo di meritare” ed è proprio così, accettiamo ciò che crediamo di meritare. Oggi ti do uno spunto: chiedi ciò che vuoi e poi fai tutto il possibile per meritarlo. Chiediti: “ Cosa voglio davvero?” e mi raccomando, sii sincero con te stess@.
E infine,
VIVI TUTTO QUELLO CHE PUOI: soprattutto in questo Natale così diverso ti chiedo di portare l’attenzione a tutto ciò che puoi ancora fare. Ci sono sicuramente tantissime cose che facevi da tradizione e che quest’anno non farai, ma ce ne sono tante di vecchie e nuove che puoi ancora fare. Orientare la nostra attenzione sul da farsi migliora la nostra risposta alle situazioni di stress (McGonigal 2018 e P. Elkman 2003). Cosa puoi fare in questo periodo? Forse hai più tempo per riordinare la casa, per sentire i tuoi amici e dare vicinanza, far sentire amore a chi vive con te, studiare, leggere, meditare e accorgerti che sei qui, che magari godi di buona salute e hai molto più di quanto credevi, chissà.
Compiti finiti, restano gli auguri: ti auguro il meglio per te, io non ho la più pallida idea di quale sia ma tu sicuramente sì, buon Natale e buona Luce.
Grazie per avermi letta, a presto.
Testi citati:
Elkman P. 2003, Te lo leggo in faccia riconoscere le emozioni anche quando sono nascoste, ed. Amrita, Torino.
McGonigal K. 2018, Il lato positivo dello Stress, ed Giunti, Firenze.
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