“ ..Le mie radici sono state piantate nel terreno del mare, per generazioni. L’oceano fa parte del mio ritmo…. Quando torno all’acqua, il sollievo mi riempie il cuore…” Deb Dana
Quando ho letto per la prima volta questa frase di Deb Dana anch’io mi sono sentita a casa, la sensazione che proviamo quando qualcosa nella nostra esperienza risuona con noi , con quello che qualcuno direbbe il nostro sistema di credenze e significati.
Anch’io sono stata piantata in mare, anzi mi ci sono piantata da sola. E’ una di quelle storie che papà racconta ancora, dice che si era spaventato a morte, ma la racconta con quel pizzico di orgoglio che hanno i padri negli occhi quando riconoscono una scintilla del loro amore nei figli. Avevo due anni o poco più, eravamo usciti in barca io e lui, lui stava guidando e io stavo meditando il colpaccio. Una frazione di secondo, acqua, schiuma, mi sono buttata mentre la barca ancora andava, così come si buttano i bambini pieni di fiducia nel mondo, mi sono buttata e ho la vaga sensazione che lui abbia perso dieci anni di vita in quel momento, un attimo senza respiro ma poi sono risalita, così come se fosse la cosa più naturale . “Si è buttata ed è tornata su come un pesce”, lo dice così. E’ nato in quel momento, forse, quel senso di fiducia profonda che mi lega al mare, all’acqua, all’odore salmastro, al suono delle onde che sono sufficienti a far rallentare il mio respiro, calmare il cuore, rilassare i muscoli e sentirmi a casa. Secondo la teoria Polivagale del Dott. Stephen Porges è il mio sistema ventro vagale in azione.
La sensazione di "casa" puoi imparare a riconoscerla anche tu, è un sentirti calmo e al sicuro, disponibile all'interazione sociale ma non alla disperata ricerca di qualcuno, il battito cardiaco e la frequenza respiratoria si regolarizzano, potresti avvertire del calore piacevole nel petto, i muscoli rilassati.
Ci sono molte altre esperienze, oltre al mare, in cui mi sento a casa: boschi, libri, suoni e persone che sono luoghi sicuri da abitare. Ho imparato a riconoscerle facendomi guidare da ciò che sento, aprendo un dialogo con me stessa, con il corpo che ha più memoria di me di ciò a cui appartengo.
E’ importante avere un posto sicuro, un posto in cui tornare, in cui sentirci calmi, forti, connessi. Tutto questo è fondamentale per la co-regolazione e l’auto-regolazione emotiva che ci permettono di costruire esperienze nuove, raccontare una nuova storia.
Queste situazioni ci nutrono e ci preparano ad altri momenti e contesti di vita in cui invece dobbiamo mobilizzarci per il raggiungimento di uno scopo o la gestione di una difficoltà.
E tu ce l’hai un posto in cui ti senti a casa?
Di tutto questo, di come costruirlo e di molto altro parleremo al corso che terrò a partire dal 6 Ottobre all'
Università Popolare F. Petrarca di Borbiago.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina del sito
https://www.unipopborbiago.it/.../emozioni-e.../ o scrivere una mail a
info@stefaniavanzan.it
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